[Recensione] Una storia nera di Antonella Lattanzi


Salve a tutti cari lettori! Il libro che vorrei proporvi oggi è della sceneggiatrice e scrittrice pugliese Antonella Lattanzi. Un libro molto bello e scorrevole, ha un finale decisamente inaspettato. L’ho letto tutto d'uno fiato. Lo consiglio vivamente. 

La sinossi: Roma, 7 agosto 2012. Il giorno dopo la festa di compleanno della figlia minore, Vito Semeraro scompare nel nulla. Vito si è separato da qualche tempo dalla moglie Carla. Ma la piccola Mara il giorno del suo terzo compleanno si sveglia chiedendo del papà. Carla, per farla felice, lo invita a cena. In realtà, anche lei in fondo ha voglia di rivedere Vito. Sono stati insieme per tutta la vita, da quando lei era una bambina, sono stati l'uno per l'altra il grande amore, l'unico, lo saranno per sempre. Vito però era anche un marito geloso, violento, capace di picchiarla per un sorriso al tabaccaio, per un vestito troppo corto. "Può mai davvero finire un amore così? anche così tremendo, anche così triste." A due anni dal divorzio, la famiglia per una sera è di nuovo unita: Vito, Carla, Mara e i due figli più grandi, Nicola e Rosa. I regali, la torta, lo spumante: la festa va sorprendentemente liscia. Ma, nelle ore successive, di Vito si perdono le tracce. Carla e i ragazzi lo cercano disperatamente; e non sono gli unici, perché Vito da anni ha un'altra donna e un'altra quasi figlia, una famiglia clandestina che da sempre relega in secondo piano. Ma ha anche dei colleghi che lo stimano e, soprattutto, una sorella e un padre potenti, giù a Massafra, in Puglia, i cui amici si mobilitano per scoprire la verità a modo loro.

Sarà però la polizia a trovarla, una verità. E alla giustizia verrà affidato il compito di accertarla. Ma in questi casi può davvero esistere una sola, chiara, univoca verità? Un grande noir, anche senza indagini, o investigatori. Una storia tesa, appiccicosa come l'afa irrespirabile che caratterizza l'estate romana in cui in parte si svolge. Storia e personaggi che svelano poco alla volta le proprie zone d'ombra (o luce).
Dialoghi e scrittura impeccabili, forse la vera forza del libro. Avevo amato Fiore, il film di cui la Lattanzi era sceneggiatrice, ho preso il libro per questa ragione, ed è stata una conferma. 

Buona lettura, alla prossima scoperta!

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